Larissa, Lorenzo e tutti gli altri: la leva dei talenti della classe 2000

29 Mar

di Marco Massetani

Sono nati a cavallo del millennio. Rappresentano la nuova generazione che emerge prepotentemente, la linea verde che regala emozioni mozzafiato su una pedana di salto, dentro un campo da tennis, lungo la pista di un velodromo, oppure davanti a una porta sospesa sull’acqua.

In un mondo sportivo dove bruciare le tappe è diventato un requisito per la consacrazione, la Toscana presenta al Mondo i propri talenti autenticati già capaci di strappare pass olimpici, di alzare storici trofei, di vestire la maglia della nazionale maggiore. Con l’esuberanza dei giovani e l’autorevolezza dei campioni più esperti.

Ha una maturità impressionante per i suoi 18 anni l’icona teenager dello sport italiano, Larissa Iapichino, fiorentina, doppia figlia d’arte di babbo Gianni e mamma Fiona May, e già specialista affermata del salto in lungo. Dopo l’oro europeo under 20 ha fatto il suo ingresso trionfale nel professionismo atterrando alla distanza indoor di 6,91 m., una misura con la quale ha fissato il record mondiale juniores, eguagliato il primato azzurro della mamma e conquistato l’accesso ai Giochi di Tokyo. Proprio in Giappone sarà presente un’altra esponente classe 2002 dell’atletica leggera, la livornese Ambra Sabatini, atleta paralimpica con amputazione sopra al ginocchio a seguito di un incidente stradale, che lo scorso febbraio a Dubai ha corso e vinto i 100 mt segnando il record mondiale di 14”59.

E’ di Carrara il tennista che tutto il Mondo sta ammirando per tecnica sopraffina e brillantezza di gioco. SI chiama Lorenzo Musetti, è stato il primo (e finora unico) italiano ad aggiudicarsi gli Australian Open juniores, e adesso a soli 19 anni risiede nell’élite dei primi cento giocatori ATP, una scalata che proseguirà grazie al terzo turno raggiunto nel torneo di Miami tuttora in corso.

La tradizione pallanuotistica fiorentina ha la degna erede dell’empolese Elena Gigli (che a 19 anni e 48 giorni divenne la più giovane italiana a vincere un oro olimpico: Atene 2004). Come la Gigli anche Caterina Banchelli, classe 2000, ricopre il ruolo di estremo difensore per il quale è stata eletta migliore atleta ai mondiali juniores 2018. Oggi Caterina è il portiere della Rari Nantes Florentia e il terzo portiere del Setterosa, e punta dritto alla conquista di un posto da titolare.

Nel giro azzurro del volley è entrata una toscana d’adozione, la 19enne Sarah Fahr, cresciuta nelle giovanili del Piombino e attualmente ‘centrale’ della Imoco Conegliano con la quale ha già alzato al cielo Supercoppa italiana e Coppa Italia. Anche la Nazionale di rugby ha abbracciato due talenti toscani classe 2000 della palla ovale quali il pisano Gianmarco Lucchesi (tallonatore del Benetton) e il cecinese Federico Mori (tre quarti centro del Calvisano), entrambi già con debutto nel Sei Nazioni.

E se nella scherma il nuovo che avanza è rivestito dai giubbetti di due fiorettisti classe 2001 (il pisano Filippo Macchi campione europeo cadetti e la pontederese due volte argento europeo under 20Vittoria Ciampalini), nel ciclismo ha già esordito nei professionisti il classe 2000 Tommaso Nencini di Calenzano, imparentato tramite nonno Aldo con il grande Gastone Nencini vincitore del Tour de France 1960. Sempre sui pedali, sembra schiudersi un futuro sempre più rosa per due specialiste dell’inseguimento a squadre: la ventenne pisana Vittoria Guazzini (bronzo continentale ad Apeldoorn), e la 19enne Giorgia Catarzi (campionessa iridata ed europea juniores), originaria di Ponte a Ema, la località che ha dato i natali a Gino Bartali.

“Per emergere così in fretta, oltre al gesto tecnico, serve una componente mentale importante – dice l’ex velista grossetana Alessandra Sensini, quattro podi olimpici e il primo titolo mondiale assoluto conquistato a 19 anni – E’ vero che negli ultimi tempi l’inizio della pratica sportiva è stato anticipato, ma è altrettanto vero che c’è un allungamento della carriera. Per continuare su livelli di eccellenza occorre conservare integrità fisica, trovare sempre nuove motivazioni e non smarrire la voglia di mettersi in gioco”.

Corriere Fiorentino, 29 marzo 2021

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